Paestum

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Paestum è uno dei più importanti centri archeologici d’Italia, situato nella parte meridionale del golfo di Salerno, detto anticamente Sinus Paestanus. La città fu fondata intorno al 600 a.C. dai Greci di Sibari con il nome di Poseidonia. Alla fine del V sec. a.C., Poseidonia venne sconfitta in guerra dai Lucani, una popolazione di stirpe sannitica che si sostituì ai Greci nel governo della città, e ne cambiò il nome in Paestum. I monumenti di età imperiale danno di Paestum l’immagine di una città di provincia con una limitata attività edilizia, già dall’inizio del II secolo d.C., avviata ad un lento quanto inarrestabile declino.

Il parco archeologico di Paestum, riconosciuto dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”, spicca per i tre templi e per le sue mura.

La cinta muraria di Paestum è uno dei sistemi di fortificazione delle città della Magna Grecia meglio conservati. Si sviluppa per quasi cinque chilometri, con uno spessore medio di cinque metri, assumendo la forma di un pentagono.
In corrispondenza dei quattro punti cardinali si aprono quattro grandi porte. Le mura sono rinforzate da torri a pianta circolare, semicircolare e quadrata e sono attraversate da numerosi piccoli varchi. Il più grande e il più antico dei tre templi dorici risale alla metà del VI secolo a.C. Dato che la sua struttura non rispettava i canoni dell’architettura sacra, gli archeologi del ‘700 lo scambiarono per un edificio pubblico profano, dandogli il nome di Basilica. Il rinvenimento, al suo interno di un altare e di altri reperti, ha permesso di attribuire il tempio alla dea Hera. Il tempio ha le colonne su tutti i lati: 18 sui lati lunghi e 9 sui fronti.
Vicino alla Basilica, su di una lieve altura, sorge il meglio conservato dei tre templi: il Tempio di Nettuno. Il monumento che risale alla metà del V secolo a.C. non era dedicato a Poseidone. Gli oggetti rinvenuti hanno permesso di stabilire che l’edificio era dedicato ad Hera Argiva, dea della fecondità e della maternità. Il tempio mostra 6 colonne sui fronti e 14 sui lati lunghi. La parte superiore, caratterizzata da frontoni triangolari, mostra il tipico fregio dorico. Vicino al Tempio di Nettuno verso nord, si trova l’area del foro che risale ad un periodo successivo all’insediamento della colonia latina. Il foro di Paestum è uno tra i più antichi fori rettangolari d’epoca romana. Il piazzale è circondato da un portico con colonne doriche, mentre gli elementi della trabeazione sono quasi completamente scomparsi. Al centro del lato lungo settentrionale, il portico s’interrompe in corrispondenza di un edificio noto come Tempio Italico. Il tempio è innalzato su un alto podio e vi si accede da una scalinata sul lato sud, che è preceduta da un semplice altare rettangolare. Nelle vicinanze si trova anche l’anfiteatro romano a terrapieno con un muro di terrazzamento. Lungo la Via Sacrasorge il Tempio di Atena, noto anche come Tempio di Cerere. Il monumento, costruito alla fine del VI secolo a.C., è il secondo in ordine cronologico ed il più piccolo dei tre templi. Il monumento poggia su un basamento di tre gradini e doveva trovarsi al centro di un piccolo santuario, del quale sono rimasti l’altare con il pozzo sacrificale, le fondazioni di altri due altari.

Immancabile è la visita al Museo Archeologico, tra i più importanti Musei Archeologici d’Italia, che offre un’importante collezione di antichità della Magna Grecia rinvenuti durante scavi condotti nell’omonima città, oltre che nelle Necropoli e nel Santuario di Foce Sele, tra le quali spiccano gli affreschi provenienti dalla Tomba del Tuffatore.